Sacralità e dignità del vivere e del morire: due valori interconnessi

di Paolo Zatti

Nota a margine della sentenza n. 135/2024 della Corte costituzionale

La questione dell’aiuto a morire si trascina da anni, in Italia, senza trovare un esito condiviso sul piano legislativo. Il ricorso al referendum non ha avuto successo – anche per evidenti errori di impostazione. I ricorsi alla Corte costituzionale hanno trovato ascolto ma, legati di necessità alle specificità del caso, disegnano un avvicinamento faticoso, per spostamenti successivi, a soluzioni equilibrate che affiorano in diversi ordinamenti europei. Pesa ancora una distanza apparentemente incolmabile tra posizioni etico-politiche che verte attorno alla dialettica tra sacralità della vita e dignità della persona. Lo scritto è un invito al dialogo su questo terreno, nella convinzione che in un ordinamento statuale si possa e si debba fare riferimento a una “sacralità” laica, che si compone in endiadi con la dignità.

Leggi qui l’Opinione di Paolo Zatti per intero.

Qui la risposta di Ines Testoni.

Si invita alla discussione. Chi intende partecipare al dialogo può trasmettere la sua opinione o un parere inviando una mail a osservatorio.dirittogentile@unipd.it.

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